24 Aprile 2020

La Giustizia Amministrativa online

Punto di vista

di Ciro Aquino

La giustizia amministrativa può candidarsi ad essere totalmente telematica. A dire il vero, le udienze virtuali aperte anche agli avvocati erano state previste dal decreto legge 11, uno dei primi della legislazione emergenziale. La norma è stata poi abrogata dal Dl 18 ‘Cura Italia’ perché ci si è resi conto che senza regole tecniche adeguate il sistema risultava di complicata attuazione. Una scelta, assunta dal Governo del tutto contraddittoria, in quanto da una parte, non sono state concesse ulteriori proroghe alla giustizia amministrativa e dall’altra i processi continuano ad essere celebrati senza la presenza da remoto dei difensori di parte e solo sulla base degli scritti difensivi. Se si esclude la sospensione fino al 3 maggio prossimo del termine per la notificazione dei ricorsi, per il resto la giustizia amministrativa dal 16 aprile risulta a pieno regime. Dopo la prima fase dell’emergenza in cui sono stati garantiti solo i provvedimenti cautelari, ora riprendono anche le udienze, sia quelle pubbliche che quelle in camera di consiglio. Questo non significa che le aule di Tar e Consiglio di Stato riapriranno, ma che lo svolgimento del processo sarà garantito – come richiedono le cautele sanitarie – in videoconferenza. A queste però, potranno partecipare solo i giudici. E’ necessario trovare una soluzione, consentendo agli avvocati di partecipare alle udienze virtuali e per questo va sciolto il nodo delle regole tecniche. Urge un decreto legge che introduca la possibilità delle udienze telematiche in presenza anche degli avvocati. Per accelerare i tempi, la giustizia amministrativa ha richiesto al Governo di prevedere una norma che affidi la modifica delle regole tecniche a un decreto del Presidente del Consiglio di Stato. Questo, al fine di verificare le condizioni per avviare le udienze telematiche soprattutto in vista di una non rapida conclusione dell’emergenza sanitaria. Gli strumenti suggeriti, ormai di uso comune, sono le piattaforme Skype, Zoom, Duo o comunque altre modalità simili. Le linee guida sottoscritte tra il ministero di Giustizia e il Cnf prevedono, infatti, il ricorso a tale modalità per le udienze civili ciò che manca invece è ricomprenderle anche ai fine dello svolgimento della Giustizia Amministrativa. Risulta, quindi, opportuno l’inserimento di una norma che dia il via ad un autentico processo amministrativo telematico. In tempi di emergenza sanitaria e difficoltà economiche, facciamo di necessità virtù ed utilizziamo le opportunità della rete e dell’informatica per garantire contestualmente prevenzione, tutela dei diritti ed efficienza. Innalziamo l’Italia – culla del diritto -ad un modello di giustizia al passo con i tempi.

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